Canali Minisiti ECM

Covid: più problemi di memoria tra chi ha perso l'olfatto

Infettivologia Redazione DottNet | 19/08/2022 16:13

Il 20% dei pazienti ha riportato un ridotto senso del gusto, il 18% un deficit olfattivo moderato o grave, l'11% un deficit moderato o grave sia dell'olfatto che del gusto e il 9% parosmia

C'è un legame tra la perdita dell'olfatto o del gusto nei pazienti che hanno avuto il Covid-19 e le difficoltà di attenzione e memoria. Ne è convinto un gruppo di ricercatori coordinato dall'Hospital das Clínicas di San Paolo (Brasile) che, in uno studio pubblicato su European Archives of Psychiatry and Clinical Neuroscience, ha analizzato i dati di 701 pazienti ricoverati per Covid-19 moderato o grave durante la prima ondata del 2020. In particolare, i ricercatori hanno valutato i deficit sensoriali (per l'olfatto e il gusto) nei pazienti a 6 mesi dalle dimissioni ospedaliere attraverso questionari. Il 20% dei pazienti ha riportato un ridotto senso del gusto, il 18% un deficit olfattivo moderato o grave, l'11% un deficit moderato o grave sia dell'olfatto che del gusto e il 9% parosmia (una distorsione della percezione olfattiva che fa sì, per esempio, che un odore precedentemente apprezzato diventi sgradevole).

pubblicità

Un piccolo gruppo di pazienti ha riportato anche allucinazioni olfattive o gustative.  Una volta sottoposti i pazienti a test neuropsicologici, i ricercatori hanno riscontrato un legame tra alterazioni di gusto e olfatto e funzioni cognitive. Le persone che soffrivano di parosmia erano quelli con le peggiori performance nella memoria; quelli con un deficit gustativo hanno mostrato difficoltà nella memoria episodica e nell'attenzione; quelli che avevano riportato una perdita moderata o grave sia dell'olfatto sia del gusto avevamo difficoltà soprattutto nella memoria episodica.   I risultati dei test, fanno presente i ricercatori, non erano correlati alla gravità della loro condizione nella fase acuta della malattia.

Commenti

I Correlati

Ricoverato in terapia intensiva. Azienda 'non c'è allarme'

L'Organizzazione mondiale della sanità annuncia che un nuovo vaccino - chiamato Tak-003 - contro la dengue è in fase di prequalificazione

Sinpf e Sinpia: “Aderenza a cure fondamentale per controllare l’impulsività”

La MIP-C si può sviluppare anche in chi ha avuto il virus lieve

Ti potrebbero interessare

Ricoverato in terapia intensiva. Azienda 'non c'è allarme'

L'Organizzazione mondiale della sanità annuncia che un nuovo vaccino - chiamato Tak-003 - contro la dengue è in fase di prequalificazione

La MIP-C si può sviluppare anche in chi ha avuto il virus lieve

Gianni Rezza: "Il piano pandemico aggiornato c'è, ma va approvato e ben finanziato". Il punto sulla trasmissione da uomo a uomo

Ultime News

Ricoverato in terapia intensiva. Azienda 'non c'è allarme'

"Da algoritmi di Facebook e Instagram rischi per la salute mentale"

"Grazie a capacità diagnostiche ma anche per un incremento di steatosi epatiche"

L'Organizzazione mondiale della sanità annuncia che un nuovo vaccino - chiamato Tak-003 - contro la dengue è in fase di prequalificazione